martedì 4 agosto 2015

Recensione: La fuga di James Dashner

Buon pomeriggio a tutti! Come state? Oggi il tempo è leggermente meno afoso, e vi scrivo nei cinque minuti liberi che ho prima di iniziare a prepararmi e scappare, dato che sono già abbondantemente in ritardo. Ad ogni modo, ho terminato la mia prima lettura per la BookTube-A-Thon, e non potevo non parlarvene subito, dato che mi ha completamente conquistata!

Titolo: La fuga (The Maze Runner #2)
Autore: James Dashner
Editore: Mondadori
Prezzo: €14,90
Pagine: 330


TRAMA:

Quando l'uomo vestito di bianco e dalla faccia da ratto finì di parlare, Thomas capì che per lui e gli altri Radurai l'ora delle prove non era ancora terminata... Il Labirinto e i viscidi Dolenti sono ben poca cosa se paragonati alla lunga marcia che la Cattivo ha stavolta pianificato per loro attraverso la Zona Bruciata, una landa squallida inaridita da un sole accecante e sferzata dalle tempeste di fulmini, popolata da esseri umani che l'Eruzione, il temibile morbo che rende folli, ha ridotto a zombie assetati di sangue. Nelle due settimane in cui dovranno percorrere i centocinquanta chilometri che li separano dal porto sicuro, la loro meta, tra cunicoli sotterranei infestati da sfere metalliche affamate di teste umane e creature senza volto dagli artigli letali, i Radurai dovranno dar prova del loro coraggio e dar voce al loro istinto di sopravvivenza. In questo scenario da desolazione postnucleare, superando le insidie di città fatiscenti e foreste morte, il viaggio verso il luogo misterioso in cui potranno ottenere la cura che salverà loro stessi e il mondo diventerà per Thomas, Brenda, Minho e gli altri un percorso di scoperta del proprio mondo interiore, del limite oltre il quale è possibile spingere le proprie paure.


LA MIA RECENSIONE:

Non posso credere di essere ancora viva, seduta alla scrivania di casa mia, dopo aver letto questo libro. O meglio, dopo averlo divorato, capitolo per capitolo, pagina per pagina, parola per parola.
James Dashner si è ufficialmente conquistato un posto speciale nel mio cuore, e insieme a lui Thomas, che sarà sicuramente uno dei miei personaggi preferiti di sempre. 
Ma, partiamo dall'inizio: dove eravamo rimasti? I nostri Radurai erano finalmente riusciti ad evadere dal Labirinto, erano finalmente in salvo. La salvezza sembra essere però solo un lontano miraggio, in quanto sono ancora nelle mani del diavolo, e se possibile, lo sono più di prima. Sono ancora sotto esperimento, sottoposti alle Prove, alle Variabili, e soprattutto sono ancora sotto il controllo della CATTIVO. Finalmente, in questo volume ci viene spiegato qualcosa in più riguardo all'Eruzione e al mondo in cui l'autore ha voluto ambientare la sua storia. Il mondo creato è nuovo, improbabile ed inquietante: in poche parole, delizioso. Non c'è un aspetto del mondo creato da Dashner che non mi affascini e non mi faccia venir voglia di saperne di più. L'Eruzione ci si presenta come una malattia che consuma dentro, che toglie all'uomo la sua umanità e che lo logora inspiegabilmente. Che possa essere un parallelismo con l'uomo nella nostra società? Che possa cercare di sottintendere che l'uomo sta perdendo la sua umanità, avvicinandosi sempre di più alla bestia? All'animale? 

Lo sviluppo che Thomas ha avuto dal primo libro a questi ultimi capitoli è disarmante: la sua voglia di sopravvivere, il suo carattere, la sua intelligenza. Tutto è amplificato rispetto al Labirinto. Se prima era un semplice Pive, un Fagiolino, adesso è il Leader su cui tutti fanno affidamento e a cui ci si rivolge in caso di pericolo. Ammetto che in questa serie, prediligo i personaggi maschili a quelli femminili, che mi risultano spesso troppo petulanti, falsi e ipocriti. 
Ho odiato Teresa sin dal suo arrivo nella Radura, e penso che mi porterò quest'odio fino alla Rivelazione. La trovo falsa, stupida, petulante e spesso troppo ingenua. Non è uno di quei personaggi cazzuti che piace a me, non mi fa venir voglia di chiudere gli occhi e pregare di essere come lei un giorno.
Stessa cosa per Brenda, che tutti sembrano adorare per il suo spirito guerresco, ma che in realtà di guerresco ha ben poco, a mio parere. Il fatto che sia addestrata non significa che sia anche coraggiosa e in grado di combattere, e credo che in più situazioni l'abbia dimostrato. L'ho trovata spesso troppo spinta per essere una malata che sta per perdere il senno.
I personaggi maschili, invece, sono uno meglio dell'altro: Minho, sempre distaccato, lucido e razionale, nonostante abbia un cuore grande; Newt, misterioso e riservato, ma con un senso dell'umorismo spiccato; ed infine, il nuovo uomo, Jorge, sul quale non posso spendere più di due parole, dato che credo ci sia stato solamente introdotto, e non ha avuto molto spazio in questo primo incontro. 

Lo stile di scrittura di Dashner è accattivante e semplice, ti tiene incollato alle pagine e ti fa bramare di saperne di più. Nonostante tutto, ho trovato qualche errore: colpa dei nostri traduttori? Errori di battitura? In ogni caso, qualche errore non ha rovinato il libro, che merita e merita anche tanto.
Con Dashner non ci si annoia mai: troverà sempre il modo per far accadere qualcosa di incredibilmente inaspettato. Il suo modo di scrivere è dolcemente inquietante, così come lo sono le sue immagini e a tratti i suoi personaggi.
Ho adorato questo libro, e non credo aspetterò un altro anno (come ho aspettato per leggere questo) per leggere il suo seguito. Anzi, credo che mi ci immergerò prima di quanto immaginiate.


IL MIO VOTO:


2 commenti:

  1. Anche a me è piaciuto tantissimo!! vedrai il seguito *^*

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    1. Mi ci sono subito catapultata, ho letto solo un centinaio di pagine, e già non riesco a metterlo giù!

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