giovedì 17 settembre 2015

Recensione: The lover's dictionary di David Levithan

Buon pomeriggio a tutti, miei carissimi lettori! Come state? La settimana è quasi al termine, finalmente, e spero che tutto stia andando per il verso giusto. Oggi vi propongo una recensione, che più che recensione in sé è una sottospecie di pagina di diario, dato che è scritta per un libro che non è un libro. Ho provato in tutti i modi a renderla più "professionale", ma proprio non ci sono riuscita. Vi scrivo con il cuore aperto, e vi parlo di The Lover's Dictionary di David Levithan!

Titolo: The Lover's Dictionary
Autore: David Levithan
Editore: PicadorUSA
Pagine: 211
Prezzo: €11,06

TRAMA:

"ineffable, adj. These words will ultimately end up being the barest of reflections, devoid of the sensations words cannot convey. Trying to write about love is ultimately like trying to have a dictionary represent life. No matter how many words there are, there will never be enough."








LA MIA RECENSIONE:

Parlare di questo libro non mi riesce assolutamente facile: non è un libro del quale posso presentarvi la trama, parlarvi dei personaggi e tirare le somme esprimendovi i suoi punti di forza e i suoi punti deboli secondo il mio parere. Questo libro non ha una vera e propria trama, non ha una vera e propria storia e non ha dei veri e propri personaggi. Non li ha, eppure li ha. 
David Levithan, di cui ho sempre sentito parlare ma del quale non avevo mai letto nulla, ha scritto un libro sotto forma di dizionario. Per aiutarvi, ho deciso di inserire nella recensioni foto delle pagine stesse, di alcune citazioni, in modo da farvi capire davvero di cosa si tratta. Subito dopo aver finito il libro, ho provato più volte a scrivere una recensione, senza successo. Ho provato più volte a digitare pensieri razionali, ma tutto ciò che sono riuscita a tirare fuori sono state riflessioni personali. Per questo vi faccio questa premessa: non aspettatevi una recensione con la R maiuscola, perché nonostante ci stia provando, sono sicura che finirò con il mescolare quattro o cinque pensieri irrazionali e sconnessi tra di loro e a postarveli qui, nel mio blog, con scusante semplicemente il fatto che è stato aperto proprio per dar voce a questi pensieri.
Come vi dicevo, il libro è scritto sotto forma di dizionario. Ogni pagina ha una parola, e ogni parola ha un significato, attribuito dall'autore sotto forma di pensiero o aneddoto. Quindi, non abbiamo una vera e propria storia, ma tanti piccoli pezzetti di vita, che sta a noi riordinare. Non abbiamo neanche la descrizione dei personaggi, il che ci lascia pensare che potrebbero essere chiunque ed ovunque, se non fosse per i riferimenti agli scenari di New York e San Francisco. Abbiamo semplicemente un accenno al loro carattere, che ci arriva direttamente da ciò che il protagonista scrive.
Il nostro protagonista, di cui non abbiamo nome, non abbiamo età, non abbiamo informazioni fisiche, è tremendamente simile a me. Forse per questo parlare di questo libro mi riesce così difficile. Protagonista (per questioni di comodità, lo chiamerò così in questa recensione) è tremendamente insicuro. Quando qualcuno guarda la sua fidanzata, mentre lei si sente sicura di sé, bella, giovane, lui riesce solamente a toccare con mano i dubbi dormienti nella sua anima: tra tutte quelle persone che la stanno guardando, ci sarà qualcuno che lei potrebbe scegliere? Qualcuno che non sono io? C'è qualcuno in questa stanza che potrebbe farla sentire meglio di come faccio io? Protagonista è un amante della lettura ed un ordinario. Segue una determinata routine, nonostante vorrebbe andare all'avventura. Spesso, capita anche a me di sentirmi troppo stabile, di non volere più quella serie di cose da fare giornaliere, quella serie di cose sempre uguali. Eppure, l'avventura non fa per noi, non fa per noi persone sensibili: potremmo sentirci in colpa per aver tolto tempo alle nostre abituali attività, alla nostra famiglia. Potremmo diventare tristi perché non c'è più abbastanza verde. Potremmo sentire la mancanza delle ore in solitudine. 
Protagonista ha un cuore troppo prezioso, un cuore troppo grande per restare fermo nell'ordinario, eppure, ogni volta che si lascia prendere troppo, tende a soffrire, e a danneggiare quel cuore tanto grande che ha. Protagonista non è pretenzioso, desidera solo che tutto vada per il verso giusto; desidera essere preso in considerazione; desidera qualcuno che lo ami, e qualcuno da amare, ma non vuole un semplice amante. Vuole qualcuno che lo consumi, qualcuno che gli faccia provare la sensazione del fuoco nelle vene e delle farfalle nello stomaco. Protagonista è accecato dall'amore, dalla sensazione di avere qualcuno al suo fianco, e lo è talmente tanto da non rendersi conto della relazione dannosa che sta vivendo. Non si accorge che finirà per farsi male, che sta soffrendo ardentemente e che potrebbe smettere di farlo in poco tempo. Protagonista, è semplicemente uno di noi.

IL MIO VOTO:


E voi? Avete mai letto questo libro? Che ne pensate? Vi incuriosisce?


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