lunedì 26 ottobre 2015

Recensione: The Arch of Avooblis di Charles Streams

Buonasera ragazzi! Come state? Vi scrivo al volo prima di scappare via, e spero che abbiate iniziato la settimana al meglio. Oggi vi parlo di un libro scoperto su BookBub, sito che da quando ho scoperto non riesco a smettere di visitare, insistentemente, ogni giorno!

18601107Titolo: The Arch of Avooblis (The adventurers' academy #1)
Autore: Charles Streamy
Editore: Central Orb Publishing
Pagine: 288
Prezzo: €11,43

TRAMA:

Può un ladro diventare un eroe?
Dagdron è stato cresciuto come un ladro, il suo pugnale come unico compagno e il borseggio il suo passatempo preferito. Ma quando suo padre lo costringe a frequentare l'Adventurers' Academy, dove guerrieri, ladri e maghi imparano a svolgere missioni per diventare eroi, Dagdron deve affrontare una vita completamente nuova.
Quando viene accusato di aver rubato l'Arco di Avooblis, lui e il suo onorevole compagno di stanza, Earl, partono per una missione per recuperare il cristallo magico. Lungo la strada devono affrontare il misterioso preside Gwauldron, una maga, principessa e snob e il fatto che il loro coinvolgimento con l'Arco di Avooblis possa costargli la vita.




LA MIA RECENSIONE:

Davvero, Charles? Hai intenzione di lasciarmi così, appesa quando ho un disperato bisogno di sapere?
Nonostante io abbia superato l'età indicata per questo libro, devo ammettere che mi ha colpita. Non solo l'autore ha uno stile scorrevole, facile da capire (dopotutto è un middle grade) e non troppo ricco, ma anche la storia mi è piaciuta. A dispetto di ciò che si dice in giro sul web, non l'ho trovata per niente simile a quella di Harry Potter. E' ormai risaputo che J.K. Rowling ha creato un impero, e che molti altri autori hanno guadagnato dietro alle sue idee, ma non credo che Charles abbia copiato nulla, se non le impostazioni periferiche del mondo.
Ci troviamo in un'accademia che forma "avventurieri", divisi in ladri, guerrieri e maghi. Una volta finiti i tre anni all'accademia, saranno inviati nei vari villaggi per svolgere delle missioni. Questo è il mondo di cui parliamo, e se il fatto che ci sia una scuola di mezzo con dei maghi fa necessariamente pensare ad Harry Potter, credo che siate leggermente fuoristrada. 
A differenza del libro della Black e della Clare, che mi ha ricordato Harry Potter costantemente, mentre leggevo questo non mi ci sono fermata a pensare neanche un secondo, se non quando ho letto le recensioni sul web.
Dagdron, il nostro protagonista, viene mandato da suo padre in quest'accademia, viene accusato dal preside di aver rubato l'arco di Avooblis, e viene mandato in missione con il suo amico e compagno di stanza Earl, per recuperarlo. 
Dagdron è un ladro, e in quanto ladro è silenzioso, scaltro, furbo e intelligente. Il suo compagno, Earl, invece, mi ricorda un po' me stessa: preparato, imbranato, chiacchierone e con tanta voglia di avventurarsi nel mondo esterno. 
Altri personaggi si uniranno nella loro "crociata", nuovi misteri si aggiungeranno a quelli già svelati e non, e sempre più domande aleggeranno nell'aria. 
La fine di questo libro è una di quelle che ti fanno venir voglia di ingozzare l'autore con le pagine del suo stesso libro. E' una di quelle che ti fa venir voglia di imprecare, perché ovviamente non hai il secondo libro tra le mani ma hai una voglia matta di leggerlo. 
Non premo sulla quinta stellina solamente per il fatto che ho quasi diciotto anni, e che sono sicura che qualche anno fa avrei apprezzato ancora di più questo libro. 
La verità è che si, anche un ladro può essere un eroe.








IL MIO VOTO:

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