sabato 31 ottobre 2015

Some words from.. #11


Rubrica che aggiornata ogni sabato, destinata a dare un po' di speranza, affetto,
gioia, dolore e compassione dove serve.


"Gli stadi del successo:
0% non ci riuscirò;
10% non posso;
20% non so come;
30% vorrei poterci riuscire;
40% voglio riuscirci;
50% penso che potrei riuscirci;
60% potrei riuscirci;
70% penso di poterci riuscire;
80% posso riuscirci;
90% ce la sto facendo;
100% CE L'HO FATTA."

giovedì 29 ottobre 2015

Recensione: Il trono di spade di George R. R. Martin

Buon pomeriggio a tutti, miei cari lettori! Come procede la settimana? Anche questa è quasi giunta al termine, Halloween è alle porte, e con lui anche novembre. A dirla tutta, aspetto con ansia il 22 novembre, giorno in cui, qui da me, si da inizio alla preparazione dell'albero di Natale, e si iniziano a preparare tutti i dolci natalizi tradizionali. Adoro il Natale e non posso fare a meno che esserne entusiasta! Sono entusiasta anche di uno degli ultimi libri che ho letto, Il trono di spade, primo capitolo della serie Cronache del ghiaccio e del fuoco scritte da George R. R. Martin!

Titolo: Il trono di spade (Cronache del ghiaccio e del fuoco #1)
Autore: George R. R. Martin
Editore: Mondadori
Pagine: 443
Prezzo: €10,00

TRAMA:

In una terra fuori dal mondo, dove le estati e gli inverni possono durare intere generazioni, sta per esplodere un immane conflitto. Sul Trono di Spade, nel Sud caldo e opulento, siede Robert Baratheon. L'ha conquistato dopo una guerra sanguinosa, togliendolo all'ultimo, folle re della dinastia Targaryen, i signori dei draghi. Ma il suo potere è ora minacciato: all'estremo Nord la Barriera - una muraglia eretta per difendere il regno da animali primordiali e, soprattutto, dagli Estranei - sembra vacillare. Si dice che gli Estranei siano scomparsi da secoli. Ma se è vero, chi sono quegli esseri con gli occhi così innaturalmente azzurri e gelidi, nascosti tra le ombre delle foreste, che rubano la vita o il sonno a chi ha la mala di incontrarli?






LA MIA RECENSIONE:

Il trono di spade è una delle serie più chiacchierate, sia per quanto riguarda il lato letterario della serie stessa, che per quello televisivo. La famosa regina di draghi, Jon Snow, lord Stark sono personaggi acclamati da moltissimi, e solitamente funziona un po' come un'arma a doppio taglio. Compri un libro con mille buone intenzioni, ti aspetti di tornare a casa e divorarlo, ma più la tua umile dimora si avvicina, più le tue aspettative su quel libro crescono e la voglia di leggerlo subito diminuisce. 
O meglio, così è successo a me: l'ho preso un anno fa, e ho aspettato così tanto per leggerlo proprio per paura di rimanere delusa. Quando l'ho iniziato, ho dovuto metterlo giù per svariati motivi, ma una volta ripreso, non sono riuscita a togliergli gli occhi di dosso, ed ora cerco disperatamente un modo per avere il secondo volume tra le mie mani. 
Ci troviamo in un mondo in cui gli inverni e le estati possono durare intere generazioni, un mondo in cui sul trono di spade siede Robert Baratheon, amico di lord Stark, a capo di Grande Inverno, una delle fazioni, per così dire, in cui è diviso l'impero. E questo è tutto ciò di cui avete bisogno per iniziare a leggere questo libro, che più che un libro si presenta come un'avventura. Massiccio, scritto in minuscolo, diviso in almeno sette o otto punti di vista differenti. A dirla tutta, potreste avventurarvici anche non sapendo nulla della storia, proprio come ho fatto io, che come al solito non mi preoccupo neanche di leggere un rigo della trama prima di acquistare libri. 
La scrittura di Martin è paradisiaca: dettagliata, soave, divertente. Forse in determinati punti troppo dettagliata, lo ammetto, e i vari punti di vista possono provocare confusione per chi come me è abituato ad averne al massimo due, ma per chi ha già letto la seconda serie di Percy Jackson, ad esempio, che ha se non erro tre o quattro punti di vista, già leggerlo sarà più semplice. Lo stile di Martin va semplicemente masticato, in modo da apprezzarlo pienamente. Non fermatevi ai primi capitoli, e lasciate che vi trasporti nel suo mondo. 
Leggere questo libro è stato come guardare la serie tv (giusto per informare gli amanti della serie, proprio qualche giorno fa ho guardato il Pilot e credo che diventerà una delle mie serie televisive preferite, anche se sono combattuta: meglio andare avanti con i libri, per evitare spoiler, oppure posso guardare la prima stagione tranquillamente?). Le descrizioni dei vestiti, dei modi di fare, delle taverne, delle battaglie sono fatte così bene che chiudendo gli occhi, si può quasi toccarle. 
I personaggi sono in qualche modo speciali, diversi dal solito. I miei preferiti sono Jon Snow e Tyrion Lannister, ma anche Daenerys credo si farà strada nel mio cuore, dato che riesco già a sentire il seme di una donna e di una guerriera forti crescere dentro di lei. Ammetto però di aver odiato Catelyn, moglie di lord Stark, con tutto il mio cuore, o quasi, quando era nei paraggi di Jon, e ammetto di aver odiato Cersei, ma credo che tutto il mondo lo faccia, per cui non riesco a sentirmi in colpa per averle augurato le peggio cose.
Insomma, George, ti sei fatto una nuova lettrice, e per favore, non deludermi e non uccidere tutti i miei personaggi preferiti. Alla fine, spero che almeno uno resti vivo, dato che so quanto ti piace far fuori la gente.


IL MIO VOTO:


mercoledì 28 ottobre 2015

Shadowhunters Sneak Peak chit chat

Buon pomeriggio a tutti, miei cari lettori! Come state? Il freddo sta iniziando ad arrivare anche da voi? Qui da me, è decisamente arrivato, quanto meno per me, che sono una freddolosa cronica e che sono già in maglione da almeno due settimane. Purtroppo il freddo è uno dei miei più grandi nemici, e mi fa andare in giro conciata come l'omino della Michelin. 
Oggi voglio parlarvi dello Sneak Peak della nuova serie televisiva dedicata a Shadowhunters, in onda probabilmente nei primi mesi di questo 2016. La notizia di una nuova serie TV dedicata a Shadowhunters si era diffusa già l'inverno scorso, e quando sono stati annunciati gli attori che avrebbero interpretato Clary, Jace, Isabelle, Magnus eccetera, vi avevo già espresso il mio disappunto. Sarà anche tradizionalista, ma il vecchio cast lo trovavo sicuramente migliore di questo, sia per quanto riguarda la recitazione, che per quanto riguarda la somiglianza con i personaggi. Tanto per farvene una, la gif che vedete qui sopra ritrae il nostro nuovo Simon, mentre quella in basso, il gran buon vecchio Simon, interpretato da Robert Sheehan. Okay che quasi tutto il cast del film ha ormai intrapreso la propria carriera, ma Robert era il perfetto Simon. Impacciato, imbranato, simpatico e divertente: nulla da togliere al nuovo, ma per me è un no. Comunque continuerò a mettere immagini nuove a sinistra e immagini vecchie a destra, per dimostrarvi che non sono pazza e per farvi capire il mio punto di vista. 
Altro personaggio che proprio non sopporto? Clary. Io adoro Clary, amo il suo personaggio, la sua forza, il suo coraggio, e l'hanno fatta interpretare da una delle attrici più petulanti che io abbia mai visto. Avrà anche delle buone doti recitative (che ancora non ho notato, né in The Maze Runner né in entrambi gli sneak peak o nel trailer), ma proprio non riesco a mandarla giù. Cara Cassie, okay che volevi trovare qualcuno di poco famoso per "lanciarlo", ma avrei apprezzato di più la tua domestica, tanto la tinta rossa possiamo farla tutti. E se Clary non mi piace, non oso pronunciarmi maggiormente su Isabelle. Il personaggio di Isabelle non è mai stato tra i miei preferiti, la trovo spesso scontrosa e antipatica, ma comunque avevo imparato ad apprezzarla nei libri, e nel film ho avuto ben poco modo di vederla, non essendo comunque il personaggio principale.
Adesso mi ritrovo invece con un'altra attrice a mio parere inesperta come Clary (perdonatemi, ma non ricordo i nomi di entrambe). Ho nominato solamente tre personaggi, e sto ancora piangendo per Robert Sheehan e la mia adorata Lily Collins (vecchia Clary) che a mio parere è una delle attrici emergenti più valide ad oggi. 
Purtroppo però la lista di delusioni è solamente iniziata: Magnus. Magnus, famoso per i suoi occhi da gatto, il suo segno di riconoscimento, interpretato magicamente da Godfrey Gao nel film, me l'hanno "scoreanizzato". Gli hanno tolto gli occhi da gatto naturali e li hanno sostituiti con un po' d'eyeliner. Insomma, come hanno potuto? Vi basta guardare l'immagine in basso a destra per comprendere un po' del mio dolore: Godfrey era perfetto. Era il Magnus di cui la Clare ha scritto, e il Magnus che ho sempre immaginato. 
Proseguendo la lunga sfilza di delusioni, abbiamo anche quella per Luke. Non sono razzista. Non ho nulla contro le persone di colore, ho delle amiche brasiliane e parenti africani: non c'è nulla di diverso nel colore della pelle, ma non accetto questo Luke. Avrei potuto accettarlo se il Luke del libro fosse stato di colore, ma non l'accetto proprio per l'ipocrisia che c'è dietro a questa polemica. Durante i casting, tutti gli attori scelti erano bianchi, per cui Cassandra ha scelto un attore di colore per interpretare Luke, in modo da affermare che non ha nulla contro la diversità. Prima cosa che mi fa imbestialire: non avete nulla contro la diversità, ma scegliete un attore di colore (rendendolo diverso, perché scelto solamente per il colore della sua pelle) solo per dimostrarlo. E poi, comunque, nel tuo libro tutti i personaggi sono bianchi. Perché fare queste scelte solo per ampliare il pubblico a disposizione, che comunque guarderebbe lo show, senza distinzioni fra bianchi/gialli/rossi create da voi stessi?
Nonostante tutto, però, questo cast ha due elementi positivi: Jace e Alec. Sono ancora combattuta per Jace, lo ammetto, perché credo ancora che Jamie Campbell-Bower sia il perfetto Jace, credo ancora che il personaggio sia stato creato su di lui, ma Dominic Sherwood è un buon candidato, e fin quando non vedrò di più, non mi esprimerò troppo sulla somiglianza, che comunque c'è. Ho già visto il modo che ha di recitare, la particolarità che lo caratterizza, e sono davvero curiosa di vedere di più, anche se ho ancora il cuore infranto, dato che amavo Jamie e che speravo che almeno lui avrebbe potuto tornare. La vera e propria rivelazione di questo cast è stato Matthew Daddario. Per almeno un anno e mezzo, dopo aver visto il film, mi sono rifiutata di credere che quello fosse l'Alec che mi ero immaginata. Lo vedevo troppo basso, leggermente tozzo, troppo rude e troppo corrucciato per essere l'Alec che adoravo. 
Quando ho visto Matthew ho esultato: eccolo. Eccolo l'Alec che vedevo mentre leggevo i libri! Fisicamente è decisamente lui, ma ancora sono incerta sulle sue qualità recitative: vedrò e saprò dirvi con i primi episodi, dato che non l'ho ancora mai visto recitare, se non in questo sneak peak. 
Dopo avervi a lungo intrattenuti sui miei pensieri sul cast, ci tenevo a dire che gli effetti di questa serie tv fanno schifo. Ho cercato spesso parole adatte, per non usare termini troppo rudi o sgarbati, per dire qualcosa di non troppo offensivo, ma la verità nuda e cruda è questa: gli effetti speciali sembrano fatti da un bambino. Eppure mi chiedo, com'è possibile che Merlin (uscito nel 2008) avesse degli effetti speciali ben fatti? Com'è possibile che la terza stagione di Teen Wolf (uscita l'inverno del 2014; recentemente, ma comunque precedente a questa) abbia degli effetti ben fatti? Per non parlare delle stagioni di The Vampire Diaries in cui sono presenti Katherine ed Elena nella stessa stanza contemporaneamente o anche Once Upon a Time, che è quasi completamente realizzato con gli schermi verdi. Questi esempi solo per dimostrarvi che di effetti speciali ben fatti ce ne sono tantissimi, e anche fatti discretamente bene, come quelli della seconda stagione di Teen Wolf, che era chiaro fossero effetti speciali o creature finte, ma non così evidente.
Insomma, non promette magnificamente, a mio parere, ma sicuramente non mancherò di guardarla: dopotutto, è di Shadowhunters che stiamo parlando. 

lunedì 26 ottobre 2015

Recensione: The Arch of Avooblis di Charles Streams

Buonasera ragazzi! Come state? Vi scrivo al volo prima di scappare via, e spero che abbiate iniziato la settimana al meglio. Oggi vi parlo di un libro scoperto su BookBub, sito che da quando ho scoperto non riesco a smettere di visitare, insistentemente, ogni giorno!

18601107Titolo: The Arch of Avooblis (The adventurers' academy #1)
Autore: Charles Streamy
Editore: Central Orb Publishing
Pagine: 288
Prezzo: €11,43

TRAMA:

Può un ladro diventare un eroe?
Dagdron è stato cresciuto come un ladro, il suo pugnale come unico compagno e il borseggio il suo passatempo preferito. Ma quando suo padre lo costringe a frequentare l'Adventurers' Academy, dove guerrieri, ladri e maghi imparano a svolgere missioni per diventare eroi, Dagdron deve affrontare una vita completamente nuova.
Quando viene accusato di aver rubato l'Arco di Avooblis, lui e il suo onorevole compagno di stanza, Earl, partono per una missione per recuperare il cristallo magico. Lungo la strada devono affrontare il misterioso preside Gwauldron, una maga, principessa e snob e il fatto che il loro coinvolgimento con l'Arco di Avooblis possa costargli la vita.




LA MIA RECENSIONE:

Davvero, Charles? Hai intenzione di lasciarmi così, appesa quando ho un disperato bisogno di sapere?
Nonostante io abbia superato l'età indicata per questo libro, devo ammettere che mi ha colpita. Non solo l'autore ha uno stile scorrevole, facile da capire (dopotutto è un middle grade) e non troppo ricco, ma anche la storia mi è piaciuta. A dispetto di ciò che si dice in giro sul web, non l'ho trovata per niente simile a quella di Harry Potter. E' ormai risaputo che J.K. Rowling ha creato un impero, e che molti altri autori hanno guadagnato dietro alle sue idee, ma non credo che Charles abbia copiato nulla, se non le impostazioni periferiche del mondo.
Ci troviamo in un'accademia che forma "avventurieri", divisi in ladri, guerrieri e maghi. Una volta finiti i tre anni all'accademia, saranno inviati nei vari villaggi per svolgere delle missioni. Questo è il mondo di cui parliamo, e se il fatto che ci sia una scuola di mezzo con dei maghi fa necessariamente pensare ad Harry Potter, credo che siate leggermente fuoristrada. 
A differenza del libro della Black e della Clare, che mi ha ricordato Harry Potter costantemente, mentre leggevo questo non mi ci sono fermata a pensare neanche un secondo, se non quando ho letto le recensioni sul web.
Dagdron, il nostro protagonista, viene mandato da suo padre in quest'accademia, viene accusato dal preside di aver rubato l'arco di Avooblis, e viene mandato in missione con il suo amico e compagno di stanza Earl, per recuperarlo. 
Dagdron è un ladro, e in quanto ladro è silenzioso, scaltro, furbo e intelligente. Il suo compagno, Earl, invece, mi ricorda un po' me stessa: preparato, imbranato, chiacchierone e con tanta voglia di avventurarsi nel mondo esterno. 
Altri personaggi si uniranno nella loro "crociata", nuovi misteri si aggiungeranno a quelli già svelati e non, e sempre più domande aleggeranno nell'aria. 
La fine di questo libro è una di quelle che ti fanno venir voglia di ingozzare l'autore con le pagine del suo stesso libro. E' una di quelle che ti fa venir voglia di imprecare, perché ovviamente non hai il secondo libro tra le mani ma hai una voglia matta di leggerlo. 
Non premo sulla quinta stellina solamente per il fatto che ho quasi diciotto anni, e che sono sicura che qualche anno fa avrei apprezzato ancora di più questo libro. 
La verità è che si, anche un ladro può essere un eroe.








IL MIO VOTO:

sabato 24 ottobre 2015

Some words from.. #10



Rubrica che aggiornata ogni sabato, destinata a dare un po' di speranza, affetto,
gioia, dolore e compassione dove serve.


"La normalità è una strada pavimentata: è facile camminarci, ma non ci crescono fiori."

venerdì 23 ottobre 2015

Recensione: Maze Runner - La fuga

Buon pomeriggio, lettori! Come state? Oggi vi parlo di un film che mi ha entusiasmata, e che aspettavo da più di un anno di vedere. Finalmente, dopo secoli, abbiamo il secondo capitolo della serie di The Maze Runner, La fuga. Inutile dirvi che l'ho adorato, tanto da andare a vederlo non una, ma due volte!




Titolo: Maze Runner - La fuga
Regia: Wes Ball
Genere: azione, fantascienza, thriller, avventura
Durata: 132 minuti
Anno: 2015

CAST:

Dylan O'Brien as Thomas
Thomas Brodie-Sangster as Newt
Ki Hong Lee as Minho
Kaya Scodelario as Teresa
Jacob Lofland as Eris
Rosa Salazar as Brenda
Giancarlo Esposito as Jorge






LA MIA RECENSIONE: 

Lo scorso anno, di questo periodo, ricordo di avervi parlato super entusiasta di Dracula Untold, film rivelazione dell'anno, almeno per me. Quest'anno, nello stesso periodo, vi parlo di The Maze Runner, La fuga, che è sicuramente uno dei film più belli visti quest'anno.
Sono sicura che quando arriverà The Mockingjay parte 2 gli farà tranquillamente concorrenza, ma ad oggi, è il film migliore dell'anno. Forse sono di parte, e lo premetto come faccio sempre per questo genere di recensioni: Dylan O'Brien, attore protagonista, da ben due anni a questa parte è il mio attore preferito. 
Il problema con questo film è che anche a voler prendere esclusivamente la parte recitativa e criticarla, l'unica critica movibile è quella che gli attori hanno fatto tutti il loro dovere, interpretando i personaggi al meglio e dimostrando di essere tutti validi. Nessuno ha fatto meno del dovuto, nessuno ha reso il proprio personaggio meno credibile. 
Ci troviamo nella Zona Bruciata, dopo il salvataggio da parte di quegli uomini dei radurai sopravvissuti al labirinto. Ci troviamo in una sorta di base, quasi come il distretto 13 di Hunger Games, se avete presente il modo in cui è stato strutturato in The MockingJay.
Il film è sicuramente infedele al libro, per diversi punti, proprio come il primo. Shame on Wes Ball e il suo sceneggiatore, come si era già capito dalla prima rappresentazione, i film continuano a non seguire precisamente la trama del libro, eppure, va comunque bene così, dato che a mio parere, è il primo caso in cui libro e film si eguagliano: entrambi avvincenti, avventurosi e misteriosi. Ci troviamo nuovamente in bilico, tra la fiducia e la sfiducia, tra la voglia di credere a quegli uomini e la voglia di scappare, tra il sapere e il non sapere. Per ogni risposta data ci sono altre tre domande nuove, eppure non è come guardare un episodio di Pretty Little Liars: quando guardo questo film, so che i tasselli andranno tutti al loro posto e che alla fine tutto sarà chiaro. 
Per me il problema non persiste, avendo già letto i libri e sapendo come si concluderà questa trilogia (terribilmente, come solo Dashner sa fare). 
Inutile parlarvi degli effetti speciali: fatti meravigliosamente. Gli spaccati sembravano veri, i palazzi completamente distrutti, il ponte, il deserto, era tutto calcolato alla perfezione. Altro che gli effetti del nuovo sneak peak di Shadowhunters, che mi fanno venir voglia di mettermi le mani nei capelli, ma ve ne parlerò, quindi non mi dilungo oltre. Ho cercato di mettervi al lato alcune gif trovate in giro, solo per permettervi di vedere che non scherzo quando dico che gli attori (okay, Dylan in particolare) sono validi e bravissimi. E poi, ho iniziato a piangere durante la prima mezz'ora. E quando sono andata a rivederlo (posso spiegare, lo giuro! Sono andata a vedere la prima, e poi sabato con altre amiche abbiamo deciso di andare al cinema, e quindi..) ho comunque pianto, nella stessa scena. Insomma, questo film merita, merita, merita e se possibile, è mille volte migliore del primo. 
E adesso, sono già in fibrillazione per il terzo film, che uscirà tra un anno, e che sono sicura avrà ancora più azione, avventura e soprattutto disperazione. Se Teresa e Brenda e la loro petulanza non fossero già abbastanza da sopportare, chi ha letto La rivelazione sa di cosa sto parlando e sa che soffrirà, se si atterranno al libro. Cosa che, sinceramente, per la prima volta da quando ho iniziato a guardare le trasposizioni cinematografiche dei libri che ho letto, spero non faranno. 

giovedì 22 ottobre 2015

On my Wishlist.. #3


Rubrica aggiornata ogni giovedì, dedicata ai libri in wishlist.


Buon pomeriggio a tutti! Come state? Qui tutto bene, finalmente un po' di meritato riposo. La quiete prima della tempesta, insomma. Nuovo appuntamento con questa rubrica, che a quanto pare non fa altro che diminuire le mie speranze di risparmiare qualcosa, e che fa aumentare il prezzo del mio autoregalo di Natale sempre di più!


24751478Titolo: Soundless
Autore: Richelle Mead
Pagine: 277
Prezzo: €18,27


TRAMA (tradotta da me):

Da quando Fei ha memoria, non c'è mai stato il suono nel suo villaggio, dove i terreni rocciosi e le valanghe frequenti impediscono al suo villaggio di autosostenersi. Fei e la sua gente sono in balia di una zipline che porta il cibo fino alle scogliere insidiose del suo villaggio da Beiugo, un misterioso regno lontano.
Quando gli abitanti cominciano a perdere la vista, le consegne della zipline si dimezzano e molti soffrono la fame. La casa di Fei, le persone che ama e tutta la sua esistenza è in pericolo, sotto la minaccia delle tenebre e della fame. Ma una notte Fei viene svegliata da un rumore assordante, e il suono diventa la sua arma.




24397040Titolo: A Whole New World (A twisted tale #1)
Autore: Liz Braswell
Pagine: 384
Prezzo: €9,26


TRAMA (tradotta da me):

Benvenuti in una nuova serie Young Adult che reinventa le classiche storie Disney in mondi nuovi e sorprendenti. Ogni libro risponde alla domanda: che succederebbe se un momento chiave delle storie Disney venisse cambiato? Questa versione oscura e audace di Aladino risponde alla domanda: cosa sarebbe successo se Jafar fosse stato il primo a convocare il Genio? 
Quando Jafar ruba la lampada del Genio, i suoi primi due desideri sono diventare il sultano e il mago più potente del mondo. Agrabah vive nella paura, aspettando il suo terzo e ultimo desiderio. Per fermare il sultano, Aladino e la principessa Jasmine devono unire nella ribellione la gente di Agrabah.  Ma ben presto la loro lotta per la libertà minaccia di portare il regno in una costosa guerra civile. Cosa succederà dopo? Un ratto diventerà il reader. Una principessa diventerà una rivoluzionaria. E i lettori non riusciranno mai più a guardare la storia d Aladino con gli stessi occhi di sempre. 



Che ne pensate? Vi intrigano questi libri? Ammetto che ho un occhio particolare per il secondo libro che vi ho proposto: sono troppo curiosa. La trama è decisamente interessante! 

mercoledì 21 ottobre 2015

Blogger Love Project: Wrap Up


Buongiorno lettori! Giunge al termine l'iniziativa del Blogger Love Project. Quest'anno sono riuscita a partecipare assiduamente, e sono orgogliosa di me! Nonostante tutti i post fossero programmati (e a dire il vero, anche questo lo è), sono riuscita a restare in pari con la programmazione. Ma, quanto agli obiettivi?

1. Rispettare tutte le sfide proposte, o almeno, una al giorno per ogni giorno prefissato. Ci sono riuscita, o almeno credo! Insomma, ho partecipato a tutto, o quasi.

2. Terminare almeno due dei libri che ho in sospeso con NetGalley. Punto dolente, decisamente non rispettato.

3. Programmare i post per l'intera settimana. Come vi ho già detto, sono riuscita a programmare tutto, e sono fiera di me!

4. Riorganizzare la programmazione. Tra tutte le altre cose, sono anche riuscita a riorganizzare le varie recensioni e a farle rientrare nella programmazione.

5. Leggere, leggere, leggere e trovare un po' di tempo per commentare qualche blog. Purtroppo anche questa settimana ho letto poco e niente: il tempo non è dalla mia parte, e non lo è neanche il mio cervello che, a quanto pare, si rifiuta di leggere per più di venti minuti ultimamente.

E voi? Come sono andati gli obiettivi? Vi siete divertiti?

martedì 20 ottobre 2015

Blogger Love Project: Gadget letterari

Buongiorno a tutti, lettori! Come state? La Blogger Love Project è quasi giunta al termine, ed ammetto che mi mancherà seguire tutti i vostri post, seppur in ritardo. Come ve la state cavando? Ieri qui c'è stato un vero e proprio nubifragio: pioggia ovunque, per più di sette ore consecutive, ma comunque quando leggerete questo post spero che sarà già scampata del tutto la tempesta!

Oggi parliamo di gadget letterari: chi non ne desidera uno? E, in particolare, parliamo di gadget in wishlist. Ogni volta che leggo un libro, c'è sempre qualcosa che caratterizza i personaggi, a volte un ciondolo, altre un anello, una felpa, un libro. Quando si parla dei miei libri preferiti, avere qualcosa che mi ricordi anche lontanamente quei personaggi diventa una vera e propria necessità che, a quanto pare, proprio non riesco a soddisfare. Il vero problema è: spendere soldi in libri, o spenderne in gadget? Solitamente, il primo punto è quello che mi soddisfa di più. 
Uno dei miei sogni letterari, da quando ho aperto il blog, è quello di avere il Giratempo di Hermione. Il tempo, ragazzi, il tempo. Mi sembra sempre di non trovarne abbastanza, di non averne abbastanza per fare tutto, nonostante la verità sia che sono estremamente disorganizzata e che tendo a prendere sempre più tempo del necessario per fare qualunque cosa. Bene, beccata! Nonostante tutto, avere questo ciondolo significherebbe semplicemente ricordarmi di essere una ritardataria cronica e una sprecatempo assurda, quindi, dopotutto, forse è un bene che ancora non sia nelle mie mani. Posso sempre fingere di non sapere di stare sprecando il mio tempo, o no?
Nonostante Isabelle Lightwood non sia uno dei miei personaggi preferiti di sempre, anzi, a volte l'ho trovata proprio antipatica, adoro il suo ciondolo, e in particolare questo modello. Adoro le collane, i ciondoli appariscenti e colorati, e adoro quella sorta di stile ricercato nell'incastonatura della pietra. Insomma, com'è possibile dire di no ad una collana del genere? 
Restando in tema Shadowhunters, ho sempre desiderato l'anello di Jace. Non c'è assolutamente un motivo, dato che è palese che sia un anello da uomo e che se mai scegliessi d'indossarlo mi renderebbe la mano tozza e corta. 
Eppure l'adoro e lo acquisterei volentieri, se solo avessi un fondo molto più prosperoso di quello che ho!


E voi? Quali sono i gadget che acquistereste? E perché?

lunedì 19 ottobre 2015

Recensione: Le coincidenze dell'amore di Colleen Hoover

Buongiorno, miei cari lettori! Come state? Riesco finalmente a trovare qualche minuto per scrivervi, prima di rimettermi a studiare. Oggi sono particolarmente di fretta, dato che devo anche scappare perché tra meno di due ore avrò la mia prima riunione. Quindi, arrivo dritta al punto, oggi vi parlo di Le coincidenze dell'amore di Colleen Hoover!


Titolo: Le coincidenze dell'amore (Hopeless #1)
Autrice: Colleen Hoover
Editore: Leggereditore
Prezzo: €12,00 
Pagine: 384


TRAMA:

Meglio una verità che lascia senza speranza o continuare a credere nelle bugie? Sky non ha mai provato il vero amore: ogni volta che ha baciato qualcuno, ha solo sentito il desiderio di annullarsi, nessuna emozione, nessuna dolcezza. Ma quando Sky incontra Holder, ne è subito affascinata e spaventata insieme. C’è qualcosa in lui che fa riemergere quello che lei aveva spinto nel profondo della sua anima, il ricordo di un passato doloroso che torna a turbarla. Sebbene sia determinata a starne lontano, il modo in cui Holder riesce a toccare corde del suo cuore, corde che nessuno riesce neppure a sfiorare, fa crollare le difese di Sky. Il loro legame diventa sempre più intenso, ma anche Holder nasconde un segreto, che una volta rivelato cambierà la vita di Sky per sempre. Soltanto affrontando coraggiosamente la verità, senza rinunciare all’amore e alla fiducia che provano l’uno per l’altra, Holder e Sky possono sperare di curare le loro ferite emotive e vivere fino in fondo il loro rapporto. Un romanzo toccante e intenso come solo il primo amore può essere.

LA MIA RECENSIONE:

Come vi ho già detto da almeno qualche settimana a questa parte, sono davvero dell'umore adatto per apprezzare le storie d'amore che solitamente cerco di evitare. Una mia amica mi ha prestato questo libro di Colleen Hoover qualche giorno fa, e mi ci sono subito immersa. Ammetto che le mie aspettative erano alte, in quanto tutti sembrano aver amato questo libro e in generale, Colleen Hoover.
Le coincidenze dell'amore parla di Holder e Sky, due ragazzi collegati da un filo sottilissimo, spesso vicino al punto di rottura. Holder nasconde un segreto, Sky porta sulle spalle il peso del suo passato.
Questa storia aveva tutti i presupposti per essere una buona storia, e non posso che dire che mi ha colpita. E' stata una lettura interessante, nuova, ma è stata anche una delusione.
Ho divorato ed adorato le prime duecentocinquanta pagine, bramosa di sapere di più e contenta per quello che stava per succedere tra i due protagonisti. Ma, una volta superate, il romanzo è andato nello sfacelo più totale. La Hoover ha cercato di aggiungere troppi ingredienti nella pentola, rovinando decisamente il tutto, e rendendo la storia troppo fantasiosa per essere contemporanea. 
Ha aggiunto troppi elementi, troppi dettagli che non sarebbero mai potuti succedere nella realtà, mai tutti insieme, mai in questo modo. 
Per quanto riguarda i due personaggi, come per il plot generale, mi sono piaciuti fino alla metà del libro, dopo li ho trovati un continuo calare di stima. Per metà romanzo ho sopportato il loro continuo baciarsi prendendolo come una dimostrazione d'affetto, ma arrivata alla fine, posso dire che mi ha irritata. Non è possibile usare il bacio come forma di conforto, non è possibile baciarsi per "cancellare il proprio dolore", non è possibile baciarsi perché si hanno delle belle labbra. Smettiamola di prenderci in giro e iniziamo a scrivere qualcosa di decente e soprattutto di reale: una coppia innamorata, non passa tutto il tempo a mangiarsi a vicenda, e soprattutto, può davvero l'amore nascere in neanche una settimana? Ho apprezzato la prima parte del libro, con i suoi difetti e i suoi pregi, ma la seconda non riesco a mandarla giù. Forse perché ho trovato una scelta dell'autrice completamente sbagliata e fuori luogo, forse per quel calderone immenso di roba che ci ha rifilato.. Spero solo che sia una tantum, e che le mie prossime letture con lei siano degne della prima parte del libro.

IL MIO VOTO:


sabato 17 ottobre 2015

Some words from.. #9



Rubrica che cade ogni sabato, destinata a dare un po' di speranza, affetto,
gioia, dolore e compassione dove serve.



"Se non ti mette alla prova, non ti cambia."

venerdì 16 ottobre 2015

Blogger Love Project: Share a trip!

Buonasera lettori! Per questa giornata, ci viene chiesto di lasciarvi un consiglio, una dritta, su come funzionano le cose qui nella blogosfera, su come aiutarvi con la grafica, con i post, con la programmazione. 
Purtroppo, non ho consigli che reggano, perché anch'io sto ancora imparando. L'unico consiglio che posso darvi, sempre, per qualunque aspetto della vostra vita è:

Sbagliate. Andate avanti, cercate di fare il vostro. Prendete i consigli degli altri, 
ma cercate sempre di farli vostri e di non applicarli mnemonicamente. Sbagliando, dopotutto, imparerete ad affidarvi a voi stessi e soprattutto a fidarvi delle vostre capacità. Non avete bisogno di dritte, di insegnamenti, avete solamente bisogno di sbagliare. Non è facile, aprire un blog, o iniziare qualcosa di nuovo e di inaspettato, ma è proprio sbagliando a farlo, che imparerete a non sbagliare la prossima volta.

giovedì 15 ottobre 2015

On my wishlist.. #2


Rubrica aggiornata ogni giovedì, dedicata ai libri in wishlist.


Buon pomeriggio a tutti! Come state? E' sabato mentre vi scrivo, e qui da me il tempo è uno schifo. Da ieri c'è l'allerta meteo, le scuole nei paesi sono state chiuse e la situazione sarebbe la più adatta per leggere, se non fosse per le mille pagine che ho da studiare. Ogni tanto mi chiedo, com'è possibile che studiando sempre, e sottolineo sempre, io abbia sempre altro da studiare? 

26300655
Titolo: When I was your man
Autore: Samantha Towle
Prezzo: €2,99

TRAMA (tradotta da me):

"Sposami."
"Come, scusa?" Lo guardai, senza battere ciglio.
Si avvicinò, prendendomi il viso fra le mani. "Ti amo, Evie. Guardo al futuro, e l'unica cosa che vedo chiaramente sei tu. Sposami."
Cosa avrebbe detto una ragazza di diciotto anni perdutamente innamorata del suo ragazzo di diciannove?
Ovviamente, dissi di sì.
Ventiquattro ore dopo, ho sposato Adam Gunner in una cappella a Las Vegas sulle note di Living on a Prayer di Bon Jovi. Non il miglior auspicio, adesso lo capisco.
Esattamente una settimana dopo, l'ho lasciato. Sono corsa via, lasciandomi alle spalle l'anello di fidanzamento, i documenti per l'annullamento e il mio cuore, e lui non ha mai saputo il motivo. Non lo vedo da allora, da dieci lunghi anni. 
Ora, è qui, davanti a me. Mi guarda negli occhi con dolore ed odio, e vuole delle risposte.
Risposte che non posso dargli.


22521951Titolo: Written in the Stars
Autore: Aisha Saeed
Pagine: 277
Prezzo: €9,84

TRAMA (tradotta da me):

I genitori conservatori ed immigrati di Naila hanno sempre detto la stessa cosa: lei avrebbe potuto scegliere cosa studiare, come portare i capelli e chi diventare una volta cresciuta, ma loro avrebbero scelto suo marito.
Seguendo la tradizione, avrebbero organizzato un matrimonio combinato per lei. E fino ad allora, uscire, o essere amica di un ragazzo, sarà proibito. Quando Naila infrange la loro regola innamorandosi di Saif, i suoi genitori sono arrabbiatissimi. Convinti che abbia dimenticato chi è realmente, viaggiano fino in Pakistan per visitare i parenti ed esplorare le proprie radici. 
Ma la vacanza si trasforma in un incubo quando Naila scopre che i piani dei suoi genitori sono cambiati: le hanno trovato un marito e vogliono che lo sposi, adesso! Nonostante i suoi sforzi, Naila è inorridita di essere stata tagliata fuori da tutto ciò che conosceva e che credeva di conoscere. La sua unica speranza è Saif, sempre che la trovi in tempo.


Un'altro appuntamento dedicato all'amore! Entrambi i libri mi incuriosiscono un sacco, ma Written in the Stars ha un posto speciale nel mio cuore. Deve essere mio!


mercoledì 14 ottobre 2015

Blogger Love Project: Tipica giornata da blogger

Buonasera, lettori! Come state? Come procede la vostra settimana? Oggi sono particolarmente entusiasta del topic della BLP, ovvero la tipica giornata di noi blogger: curiosi di conoscere la mia?



Per quanto facile possa sembrare agli occhi degli altri gestire un blog, in realtà non lo è per niente. Quando ho deciso di iniziare, non avrei mai pensato che avrebbe potuto risucchiarmi così tanto tempo ed energie. Non fraintendetemi, scrivere un blog è estremamente gratificante, ma anche estremamente stancante.
love it
La mia giornata blogger inizia ogni qualvolta riesco a ritagliare cinque minuti di tempo libero. Inizialmente, i primi tempi in cui avevo aperto il blog, circa un anno fa, ero in grado di aggiornarlo regolarmente tutti i giorni, scrivendo un post al giorno. Poi, per questioni organizzative, ho conosciuto e imparato ad utilizzare la programmazione, che mi aiuta a tenere il blog attivo nonostante il mio tempo sia diminuito e non possa scrivere ogni giorno. 
Quindi, solitamente, la mia giornata blogger inizia nel weekend, e inizia con la programmazione dei post su di un'agenda dedicata al blog. Tengo un'agenda in cui segno tutti i libri che leggo, i libri che ho intenzione di recensire, le serie tv di cui voglio parlarvi, i film che ho visto e quelli che recensirò: è tutto annotato lì dentro. Dopo aver segnato i libri, serie tv e film visti e letti e quello di cui ho intenzione di parlare, inizia la programmazione sull'agenda.
Solitamente inizio dalle rubriche. Per farvi un esempio: so già che la rubrica della wishlist cade ogni giovedì, e che quella sulle citazioni cade ogni sabato, quindi so già cosa dovrò pubblicare giovedì e sabato. Solitamente la domenica, sin dai primi tempi in cui ho aperto il blog, è sempre stata vuota, quindi non dovrò programmare nulla per la domenica. Successivamente passo alle recensioni, che di solito sono tre a settimana: due libri, un film o una serie tv. In più, nel giorno libero che mi resta (due rubriche, tre recensioni, una giornata libera) dovrò inventarmi qualcosa di nuovo ogni settimana, a meno che non decida di inserire una nuova rubrica (cosa che non accadrà, almeno per il momento). Solitamente ho anche dei giorni prestabiliti per le recensioni, anche se nell'ultimo periodo ammetto che il blog è leggermente confusionario, dopo i vari mesi di assenza.
In the midst of readingDopo aver annotato tutto ciò di cui ho bisogno sull'agenda, passo alla vera e propria stesura dei post sul blog. Di solito non ho bisogno di nulla: mi basta il cervello, le informazioni sul libro, sul tag o su qualunque cosa di cui debba parlare, e un sito che mi permetta di aggiungere immagini (solitamente Tumblr o WeHeartIt). Dopodiché, una volta pronto, il post è pronto per essere programmato. Solitamente vado avanti con la programmazione sin quando non mi bruciano gli occhi e non ce la faccio proprio più, dato che ogni post mi porta via almeno mezz'ora. 
Proprio per velocizzare, da un po' di tempo a questa parte ho iniziato a preparare l'interfaccia delle recensioni: mentre sto leggendo il libro, preparo già la bozza del post con tutte le informazioni del libro (prezzo, pagine, autore) e poi lo salvo, in modo da averlo già pronto quando ne ho bisogno. Dopo aver programmato un paio di post e avere almeno metà settimana (spesso tutta, quando tutto va come programmato) posso dedicarmi a commentare qualche post, ma solitamente sono troppo stanca per farlo.

Scrivere un blog è un'esperienza che fa crescere: permette di imparare e comprendere e accettare le opinioni degli altri, a non lasciare che influenzino ciò che realmente pensiamo. E' una delle esperienze più belle che potessi fare, perché all'alba dei miei anni mi ha permesso di dire la mia in un modo in cui posso essere apprezzata, in un modo attraverso il quale posso sentirmi qualcuno in mezzo a tutti gli altri.